In questa breve guida non mi soffermerò nello spiegare quali caratteristiche deve avere un buon alimentatore: materiali, sicurezza, cos’è lo standard 80+, ecc… ma vorrei consigliarvi come scegliere la potenza dell’alimentatore del PC che andrete ad acquistare.

Uno degli aspetti da tenere in considerazione è l’efficienza, più questa è alta meno l’alimentatore consumerà quando è in funzione e meno calore produrrà. L’efficienza è espressa in percentuale e indica l’energia che il PSU richiede “dalla presa a muro” e quanta poi ne eroga per i componenti del PC, il rimanente viene disperso in calore.

L’efficienza non è un valore predefinito, ma cambia in base al carico dell’alimentatore. Cos’è il carico dell’alimentatore? Quel rapporto che c’è tra la massima potenza che l’alimentatore è in grado di erogare e il consumo effettivo del sistema.
In breve se un alimentatore da 650 watt deve alimentare un PC dove la somma di tutti i componenti raggiunge i 650 watt, il carico sarà del 100%.

Normalmente gli alimentatori danno la massima efficienza tra il 60 e l’80% del carico, questo valore varia da modello a modello, per questo motivo bisognerebbe guardare la curva d’efficienza del singolo alimentatore.

potenza dell'alimentatore del PC Grafico efficienza

L’efficienza è dunque uno di quei parametri da tenere in considerazione quando si deve affiancare un alimentatore al proprio sistema hardware, infatti con un PSU sottodimensionato, dove il carico si avvicina spesso al 100%, sicuramente non godremo della massima efficienza; oltre al pericolo che il nostro PC possa spesso spegnersi per mancanza di energia erogata, con seguente rischio anche per i nostri componenti. Al contrario se utilizziamo un alimentatore sovradimensionato, ad esempio uno da 850 watt, per un sistema che ne richiede soli 500 watt, anche qui non rientreremo nella percentuale giusta di carico avendo quindi un’efficienza scadente.

La scelta del giusto alimentatore, in rapporto al carico del proprio sistema, vi permetterà di essere sicuri di poter eventualmente reggere un carico maggiore nel caso di benchmark o leggeri overclock, senza considerare il risparmio in denaro avendo comprato un PSU che rispecchi il vostro reale bisogno.

Anche se online ci sono vari strumenti e siti che permettono di selezionare alcune tipologie di componenti e di dare indicativamente un rapporto sul wattaggio da scegliere, questi strumenti non possono essere precisi e affidabili.

Quindi la soluzione è sicuramente quella di calcolare di persona i consumi dei componenti che andremo ad acquistare. I componenti da tener maggiormente sottocchio sono la CPU e GPU, con quest’ultima che sicuramente avrà il consumo maggiore rispetto agli altri componenti.

  • CPU: dai 35 watt per la fascia bassa, ai 120-150 watt.
  • GPU: dai 100 watt anche fino ai 300 watt.
  • Scheda madre: dai 50 – 100 watt per le Motherboard più complete.
  • Moduli RAM: consumano circa 3 watt l’uno.
  • Hard Disk: dai 8-10 watt.
  • SSD: 4-3 watt.
  • Ventole: circa 3-4 watt l’una.

Attenzione: abbiamo indicato i consumi massimi, raggiungibili solo con alte prestazioni del PC (utilizzando software complessi di editing/rendering o in game), spesso non raggiungerete quei consumi.

Per essere certi dunque del consumo di ogni componente potete affidarvi al sito del produttore o andare a leggere le varie recensioni e test che sicuramente troverete in rete. Basterà quindi fare la somma dei consumi massimi che leggerete e magari aggiungerci un 15% in più per stare sereni; mentre salite di un 25/30% se siete sicuri di fare un upgrade futuri o soprattutto overclock.