Sarà capitato un po’ a tutti, da quando utilizziamo il PC, di cancellare accidentalmente uno o più file importanti: immagini personali e documenti di lavoro. Questi imprevisti possono essere dovuti anche all’improvviso malfunzionamento di un Hard Disk o una schiavetta USB, causati ad esempio da uno sbalzo di tensione.
Certamente molti utenti si dotano di dischi di backup, sistemi raid, immagini di ripristino di sistema, ma, a volte, anche queste soluzioni possono fallire, portando all’inevitabile perdita di dati importanti. In questo articolo vogliamo quindi parlarvi di una soluzione che permette di ripristinare documenti, file e immagini che fino ad ora ritenevamo persi, magari anche irrimediabilmente.
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Software professionale per il recupero dei dati
EaseUS produce una vasta gamma di utility per la gestione e recupero dei dati, i vari software realizzati dall’azienda sono indicati sia per un’utenza inesperta che per i professionisti del settore. Durante questa recensione, esamineremo il software Data Recovery Wizard Pro, indicato per il recupero e ripristino dei dati da diversi dispositivi di archiviazione.
Come funzionano questi programmi?
Prima di procedere con l’analisi del software, cerchiamo di capire meglio come Data Recovery Wizard Pro e altri software similari, riescono a recuperare dati ormai perduti.
In generale, ogni volta che cancelliamo file volutamente o per errore dal nostro dispositivo di archiviazione, tutte le informazioni che crediamo eliminate sono ancora impresse e registrate nel disco. In base al file system utilizzato infatti, il sistema cancella le informazioni segnando lo spazio dove risiedevano come inutilizzato. Sfruttando questo espediente i dati non vengono eliminati fisicamente, ma il sistema operativo vede solamente che quel determinato spazio è riutilizzabile per sovrascriverci nuove informazioni.
Capirete quindi che se non utilizzate il PC dopo aver perso i dati, questi potranno ancora essere recuperati, prima che vengano sovrascritti da nuove informazioni.
Recensione EaseUS Data Recovery Wizard: Caratteristiche
EaseUS Data Recovery Wizard è disponibile sia per Windows che per Mac. Il programma può essere utilizzato per recuperare dati da micro sd illeggibile, unità flash USB, memorie SSD e hard disk meccanici (interni ed esterni). Inoltre è possibile recuperare dati dalle partizioni cancellate, nascoste o perse.
Per quanto riguarda i tipi di file supportati, nel dettaglio EaseUS Data Recovery Wizard consente il recupero delle seguenti estensioni:
- Documenti: DOC/DOCX, XLS/XLSX, PPT/PPTX, PDF, CWK, HTML/HTM, INDD, EPS
- Immagini: PG/JPEG, TIFF/TIF, PNG, BMP, GIF, PSD, CRW, CR2, NEF, ORF, SR2, MRW, DCR , WMF, RAW, SWF, SVG
- Audio: AIF/AIFF, M4A, MP3, WAV, WMA, APE, MID/MIDI, RealAudio, VQF,FLV, MKV, MPG, M4V
- Video: AVI, MOV, MP4, M4V, 3GP, 3G2, WMV, MKV, ASF, FLV, SWF, MPG, RM/RMVB, MPEG
- Archivi: ZIP, RAR, SIT, ISO
I file system supportati sono:
- Windows: FAT, NTFS, NTFS5
- Mac: HFS, HFS +
- Archivi rimovibili: ExFat
Dunque, tranne nel caso di rottura fisica del dispositivo di archiviazione, avrete sempre una chance per ripristinare le informazioni perse.
EaseUS Data Recovery Wizard: Versioni e Prezzi
EaseUS fornisce varie versione del software, inclusa una gratuita da sfruttare magari per testare il programma. Infatti in questa variante possiamo recuperare fino a 2 GB di dati su PC e Mac. Consigliamo quindi, di installare la versione gratuita per determinare se i dati persi possono essere recuperati, prima di acquistare la versione Pro per ripristinarli tutti.
EaseUS Data Recovery Wizard Pro (versione da noi testata), viene venduto a 66.69€ ed integra, oltre all’assenza di limiti nel recupero dei dati, anche gli aggiornamenti gratuiti e automatici del software ed un supporto tecnico gratuito via LiveChat e tramite mail.
La variante Pro+ WinPE, venduta a 95.14€, aggiunge la possibilità di recuperare i dati anche quando il sistema non si avvia o in caso di comparsa della classica schermata di crash di Windows.
EaseUS Data Recovery Wizard Pro: Test e risultati
Nella nostra prova abbiamo esaminiamo il processo di ripristino dei dati utilizzando Data Recovery Wizard Pro su Windows 10. L’esperienza del software con la versione Mac è sostanzialmente simile.
L’interfaccia grafica del programma è molto chiara e ben organizzata infatti nella parte alta troviamo varie opzioni di configurazione. Possiamo ad esempio cambiare lingua (disponibile l’italiano), contattare il supporto, aggiornare il programma e inviare feedback. Inoltre è disponibile anche un link diretto ad alcuni video tutorial realizzati dall’azienda, che ci istruiscono sulla corretta procedura da seguire per recuperare i dati.
Una volta aperta l’applicazione, il primo step richiede di scegliere un’unità di archiviazione da scansionare.
È possibile selezionare la scansione di una partizione specifica, un’unità interna / esterna o selezionare un percorso di navigazione che porta ad una determinata cartella presente nel sistema. Sfortunatamente non è possibile eseguire la scansione in base al tipo di file che si vuole recuperare, anche se, come vedremo più avanti, il software ci consente di filtrare i risultati selezionando vari tipi di file.
Se volete recuperare informazioni da una partizione non montata o cancellata, Data Recovery Wizard Pro visualizzerà anche questa, estraendo le informazioni dalla tabella delle partizioni.
Per verificare quanto sia efficace la proposta di EaseUS nel recupero dei file, per la nostra prova abbiamo selezionato una vasta varietà di documenti, sia questi di testo, immagine, audio e video.
I file verranno archiviati su un disco rigido esterno Western Digital da 1 TB e su una chiavetta USB da 16 GB. Entrambi i dispositivi sono stati utilizzati svariate volte nel corso degli anni, fornendo uno scenario accurato per la nostra recensione.
Dunque, durante la prova i file saranno copiati su entrambi i dispositivi, successivamente cancellati e recuperati dal programma.
Test Chiavetta USB Parte 1
Selezionando l’unità USB da 16 GB e cliccando su “Scansione“, inizierà immediatamente il processo di scansione rapida. Data Recovery Wizard Pro esegue sempre una prima scansione veloce e successivamente una approfondita.
La scansione rapida ha richiesto solo pochi secondi per analizzare l’unità flash USB. In maniera inaspettata, tutti i file, compresa la cartella, sono stati subito ritrovati, ma il programma ha continuato la scansione passando alla modalità profonda (possiamo comunque decidere di fermare la scansione profonda passando subito al recupero dei dati).
Dopo circa 15 minuti è terminata anche la seconda scansione, selezionando i file recuperati basterà cliccare sul pulsante “Recupera” per ripristinare tutti i documenti (Il software salva i file recuperati su un altro dispositivo di archiviazione. Il ripristino sulla stessa periferica potrebbe infatti sovrascrivere i file che si sta tentando di ripristinare).
L’insieme dei file (circa 3 GB) ha impiegato meno di 10 minuti per il ripristino completo, tutti i file sono stati controllati singolarmente e non presentavano errori.
Nel corso dei nostri test abbiamo notato che a volte il nome di alcuni file risultava modificato in qualche carattere. Ciò può rendere più difficoltosa la ricerca di un singolo documento soprattutto se scansioniamo un intero hard disk, tuttavia, i file possono essere ancora recuperabili se riusciamo ad individuarli.
Durante il processo di scansione, l’interfaccia grafica mostra l’avanzamento tramite una barra e una percentuale di completamento; viene anche indicato il tempo stimato per terminare l’intera operazione.
Sul pannello in alto sono riportati i vari tipi di file (Grafici, Audio, Video ecc..) e, terminata la scansione, possiamo cercare i nostri file recuperati cliccando su questi menu. Ad esempio se ci interessa solo recuperare foto cancellate, possiamo direttamente cliccare sul menu Grafici ed esaminare tutti i file multimediali ordinati in questa sezione.
Test Chiavetta USB Parte 2
Poiché i file sono stati trovati rapidamente già durante la prima scansione, abbiamo effettuato un secondo test. Questa volta non ci siamo limitati a cancellare i file dalla chiavetta, ma abbiamo anche formattato l’intera unità flash USB.
Ripetendo la procedura vista precedentemente, in questo caso la scansione rapida non è riuscita e trovare nessuna informazione.
Fortunatamente, terminata la scansione approfondita, abbiamo trovato nuovamente i file precedentemente formattati e dopo averli recuperati, questi non presentavano errori; tutti i file sono stati riconosciuti da Windows e regolarmente aperti.
Naturalmente se l’utente continua ad utilizzare la periferica dopo aver eliminato i dati, la probabilità che questi vengano sovrascritti aumenta e con essa diminuiscono le chance di recupero.
Per quanto riguarda il test svolto su Hard Disk da 1 TB il processo ha fornito gli stessi esiti soddisfacenti. Vista la differente quantità di memoria di archiviazione il tempo necessario per eseguire la scansione profonda è aumentato esponenzialmente.
La scansione completa è durata infatti circa 3 ore, senza subire rallentamenti o strani blocchi della periferica (il tempo di scansione varia anche in base al tipo di unità di archiviazione utilizzata).
In questo caso abbiamo notato un secondo punto a sfavore del software: l’assenza di un’opzione che permetta di salvare lo stato della scansione in modo da riprenderla in un secondo momento. Anche se è possibile mettere in pausa la scansione, non possiamo chiudere l’applicazione o spegnere il PC sperando che in un secondo momento la procedura continui da dove l’abbiamo interrotta.
